Doposcuola ludico-didattici, la chiave per la via dell’apprendimento appassionato!

Vogliamo iniziare le attività del nostro nuovissimo blog parlando di uno dei progetti che più ci sta a cuore: i nostri doposcuola ludico-didattici!

Stai cominciando a notare che tua figlia o tuo figlio non ama andare a scuola e che studiare è più un problema che un occasione per apprendere con entusiasmo qualcosa di nuovo? A casa il momento dei compiti è un piccolo supplizio per tutta la famiglia. Magari tutto questo capita solo in una materia e spesso si è portati ad accantonare il problema con il classico “è colpa dell’insegnante” o con il ben peggiore “non è portato”.

Ma quali sono gli effetti che la disaffezione all’apprendimento possono portare sul lungo periodo? E, soprattutto, come possiamo lavorare oggi per regalare ai nostri figli anni di scuola sereni e stimolanti?

La motivazione, nei processi di apprendimento è fondamentale. Interiorizziamo autenticamente nozioni e abilità quando siamo sinceramente spinti a farlo, perché orientati da obiettivi. Non solo. Per imparare, oltre la motivazione, serve un confronto diretto con l’abilità che si vuole far propria. Ecco perché nei nostri doposcuola diamo tanta importanza ai giochi didattici. Spesso i bambini mostrano un precoce disinteresse nei confronti dello studio perché a scuola il confronto con il sapere e il bello del conoscere dista troppo dalla loro quotidianità ed è inutilmente ripetitivo.

Nelle lezioni del nostro doposcuola abbiamo provato a trattare argomenti scolastici, anche complessi, con pratiche ludiche ed estremamente interattive. Siete pronti a scoprirle? Partiamo!

 

Analisi logica: soggetto, predicato, complementi… sì, tutto questo è stato tradotto in gioco. Per iniziare, ogni partecipante ha costruito uno splendido strumento personalizzato: la ruota dei complementi, da personalizzare con i colori che piacciono di più. Poi, è bastato un tabellone, un dado giallo e delle carte colorate. Ad ogni lancio le giovani alunne di quinta primaria pescano una frase da un barattolino (Giulio Coniglio? Top Tommaso? dipende dalla casella in cui si arriva!) e la analizzano, aiutandosi con le carte… ma attenzione! si parte sempre dalla carta gialla, il predicato!

 

 

Perché fare analisi logica in questo modo “poco serio”? perché ci si diverte, e divertendosi si impara più e in fretta. Non solo: i bambini applicano le regole direttamente, senza troppi fronzoli, interiorizzando subito i contenuti e subito l’abilità linguistica da sviluppare, sperimentando competenza e auto-efficacia, essenziali per un apprendimento motivato e motivante. L’approccio ludico, infine, ha un altro grande vantaggio: come ogni gioco,  può continuare in qualsiasi momento e diventare anche un’occasione istruttiva per passare del tempo con mamma e papà!

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